Dal 25 marzo all'11 settembre 2016
Milano, MUDEC - Museo delle culture
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30
giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
Ingresso: € 12; audioguida € 5
Sono più di 100 le opere esposte al Mudec per Joan Mirò. La forza della materia: un percorso cronologico suddiviso in quattro sezione tematiche che ricostruisce l'attività dell'artista grazie alle opere provenienti dalla Fundaciò Joan Mirò di Barcellona, dalla collezione di famiglia dell'artista e da prestatori europei. "Il percorso di visita, suddiviso in 4 sezioni - spiegano gli organizzatori - è stato studiato per accompagnare il visitatore
attraverso il contesto storico dell'epoca, le diverse tecniche artistiche utilizzate dal maestro catalano e, più in generale, con una particolare attenzione alla materia e alla matericità."
PRIMA SEZIONE
Gli anni Venti e le influenze dagli amici. Le prime sperimentazioni di tecniche e superfici nuove e insolite e la consapevolezza di voler andare oltre la pittura tradizionale. Gli anni della Guerra civile spagnola e della Seconda Guerra Mondiale e il rapporto con il disegno. Le opere piccole.
SECONDA SEZIONE
Gli anni del dopoguerra spagnolo e la dittatura franchista. Il prestigio internazionale. Il trasferimento a Palma de Maiorca dove l'amico architetto Josep Lluìs Sert progetta il suo studio. Il tempio della meditazione e delle grandi opere pittoriche. Gli anni Sessanta e la cultura surrealista dell'oggetto. La scultura in bronzo e l'assemblaggio di oggetti presi dal quotidiano.
TERZA SEZIONE
La produzione artistica degli anni Settanta. "Nel 1974, per celebrare l'ottantesimo compleanno dell'artista il Grand Palais di Parigi gli dedica un'importante retrospettiva. Benché anziano, Mirò coglie l'occasione della mostra per presentare un numero cospiquo di opere nuove che, oltre a sottolineare la sua attenzione ai cambiamenti sociali, mettono in discussione l'essenza stessa della pittura. Nel tentativo di eliminare ogni traccia d'illusione, la sottopone a pratiche poco ortodosse - brucia, lacera e perfora la tela - e impiega i supporti più insoliti - assi di legno, carta vetrata, dipinti d'arte pompier, ecc. - distruggendo e creando al tempo stesso. Dissacrando la pittura non intende solo provocare l'osservatore, ma anche mettere in dubbio il valore economico dell'opera d'arte."
QUARTA SEZIONE
Le altre tecniche di Mirò: la scultura, l'arazzo e l'incisione con l'acquaforte e l'acquatinta, il carborundum, un procedimento grazie al quale riesce adarricchire la materia e potenziare il tratto. L'opera multipla: litografie ed incisioni raggiungono una diffusione più ampia dei dipinti. Le collaborazioni con gli artigiani.
Il bello di questa mostra è che quando siamo andati a visitarla, mio marito ed io, non c'era praticamente nessuno. Abbiamo avuto occasione di ammirare le varie opere esposte, senza interferenze di nessun genere; benché non abbia molto apprezzato la prima sezione, molto ripetitiva (la donna, gli uccelli, la notte... ripetuti all'infinito), ho amato le altre sezioni, in particolare l'ultima.
Donna nella notte, 1973 Pittura acrilica su tela , cm 195 x 130 |